
Origini dell’Opera Mater Orphanorum
L’Opera Mater Orphanorum nacque l’8 settembre 1945, dal cuore di Padre Giovanni Antonio Rocco, dell’Ordine dei Padri Somaschi, nel puro spirito del Fondatore San Girolamo Emiliani, Padre degli orfani e della gioventù abbandonata.
Con l’approvazione del Padre Generale dell’Ordine Somasco, Padre Giovanni Ceriani, e di S.E. Rev.mo Cardinale Alfredo Ildefonso Schuster, prese vita una nuova Famiglia Religiosa, interamente improntata sulla carità e dedicata alla salvezza della gioventù abbandonata, nel corpo e nello spirito.
Mater Orphanorum: un attributo di Maria, un titolo che racchiude un vero programma di amore, dedizione e speranza.
Lo Spirito del “Mihi Fecistis”
Il motto evangelico “Mihi fecistis” (“Lo avete fatto a me”) esprime l’ampiezza della carità che anima l’Opera Mater Orphanorum, con particolare attenzione agli orfani, alla gioventù abbandonata e a tutti i bisognosi.
La figura di Padre Giovanni Antonio Rocco, mite e determinato, acceso da tenerissima devozione a Maria Santissima e ispirato dagli insegnamenti di San Luigi Grignion de Montfort, ha saputo, insieme alle sue Oblate, alleviare i disagi di tanti bambini e persone sfortunate, consolare gli ammalati, assistere gli anziani e sostenere i più deboli.
Con fiducia in Maria, Madre degli Orfani, Padre Rocco ha portato la sua missione in Guatemala, El Salvador, Colombia, Camerun e Angola, fondando strutture di accoglienza per i bambini e mostrando i frutti di una speranza che non si arrende mai, nemmeno nelle condizioni più difficili.


MIHI FECISTIS
"Tutto quello che farete al più piccolo dei miei fratelli l'avrete fatto a me"
(Mt. 25, 40)


